mercoledì 2 gennaio 2013

SSD o PENDRIVE USB? Quale scegliere?


Abbiamo parlato in un post precedente dei supporti SSD, e riteniamo utile pubblicare la domanda di uno dei Nostri Clienti:
"Si rende spesso di questi supporti SSD che rendono molto più veloce il Pc , ma io mi chiedevo se fosse possibile sfruttare delle chiavette USB che abbiano capacità simili agli SSD per ottenere risultati simili; il motivo della mia domanda è semplice: la sostanziale differenza di costo tra le due tipologie di memoria."
Domanda lecita visto il costo degli SSD, di gran lunga superiore a quello di un pendrive con il più ampio livello di memoria. 
Le memorie utilizzate sugli SSD e quelle utilizzate sui PENDRIVE sono estremamente simili, quindi da questo punto di vista non esistono gravi impedimenti per utilizzare l' uno o l' altro supporto. Un SSD, però, ha un' elettronica diversa e molto più raffinata rispetto a quella di una chiavetta USB. La differenza è soprattutto nel modo in cui vengono salvati i dati all' interno dell' SSD, seguendo algoritmi che ottimizzano l' utilizzo delle celle di memoria. Inoltre, l' elettronica di un SSD di solito prevede una serie di ottimizzazioni specifiche che una chiavetta USB non ha. Non bisogna sottovalutare il fatto che un collegamento SATA è molto più veloce rispetto ad un collegamento USB 2.0  e ha qualche vantaggio, seppur minimo, anche rispetto all' USB 3.0 
Windows in ogni caso può utilizzare una chiavetta USB per velocizzare l' esecuzione dei programmi sfruttando la tecnologia ReadyBoost, che permette di utilizzare una qualunque chiavetta USB come estensione delle memoria RAM. 
In termini di recupero dati risulta, in linea di massima, più praticabile in termini di complessità del lavoro, se così si può dire, il tentativo di recupero dati praticato su un pendrive piuttosto che sul supporto SSD. La motivazione, in termini semplici, risiede nell' organizzazione della memoria: un supporto pendrive USB  ha un numero di chip da lavorare  nettamente inferiore a quello dell' SSD.

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